In questa sezione trovi le risposte alle domande che mi vengono poste più spesso da chi si avvicina per la prima volta alla consulenza finanziaria indipendente. Ho raccolto tutto ciò che può aiutarti a chiarire dubbi, comprendere come lavoro e valutare se il mio approccio è adatto alle tue esigenze. La trasparenza è alla base del mio metodo: per questo preferisco anticipare ogni aspetto del mio servizio, dalle modalità operative ai costi, dal rapporto con le banche fino alla gestione degli investimenti e dei rischi. Se non trovi la risposta che cerchi, sentiti libero di contattarmi: sarò felice di approfondire con te ogni dettaglio. Trovi tutti i miei riferimenti nella relativa pagina dei contatti.

Gestisci direttamente i miei soldi?

Assolutamente no: il capitale rimane sempre su un conto intestato esclusivamente a te e sotto il tuo controllo esclusivo, senza che io possa disporne in alcun modo. La normativa sulla consulenza finanziaria autonoma vieta qualsiasi operatività diretta del consulente, e io la rispetto con rigore. Ti chiederò soltanto il compenso pattuito per il servizio professionale, mai un trasferimento di fondi. In questo modo la linea di demarcazione fra consigli e gestione è netta, garantendo massima sicurezza e trasparenza.

Quale banca mi consigli?

La scelta ottimale è quella che unisce un’offerta di servizi completa ai costi più contenuti, senza vincoli commerciali o condizionamenti di prodotto. Non percepisco incentivi da alcun istituto e non ho accordi di segnalazione: il mio giudizio resta libero da conflitti d’interesse. Analizzeremo insieme l’operatività a cui tieni, i canali digitali, le commissioni e la solidità patrimoniale, così da selezionare la banca che riduce le spese e massimizza l’efficienza per il tuo profilo.

Sei affiliato a una banca o a una società di gestione?

No, e l’assenza di legami è la mia ragion d’essere professionale: non distribuisco fondi, polizze o altri strumenti di intermediari finanziari, né percepisco retrocessioni. Il modello fee‐only garantisce che l’unica fonte di reddito sia la parcella pagata dal cliente, senza premi di collocamento né retrovie opache. Chiunque si definisca indipendente deve risultare iscritto all’albo dei consulenti autonomi; controllare questo requisito è la tua miglior tutela.

Come guadagni?

Il mio compenso deriva esclusivamente dalla parcella concordata per consulenza, analisi e pianificazione, con una struttura tariffaria chiara a priori e priva di sorprese. Nessun incentivo mascherato, nessuna provvigione d’intermediazione, nessun conflitto che possa distorcere le raccomandazioni. In questo modo posso concentrarmi sulla qualità del servizio e sull’allineamento totale con i tuoi obiettivi, preservando la trasparenza e la fiducia che contraddistinguono la consulenza fee‐only.

Qual è la differenza fra te e un promotore finanziario?

Il promotore è remunerato dalla rete bancaria che rappresenta e il suo compito principale è collocare prodotti proprietari o in convenzione. Io non devo “vendere” nulla: valuto l’intero mercato, applico analisi quantitative e qualitative e costruisco una strategia che risponde solo alle tue necessità. La mia indipendenza operativa elimina i conflitti di mandato, azzera i costi occulti e rende il confronto dei risultati più trasparente e misurabile nel tempo.

Mi consigli dove investire?

Certamente, ma la prospettiva è di lungo periodo e si fonda su evidenze statistiche, diversificazione e gestione del rischio, non su previsioni miracolose o scommesse a brevissimo termine. Valuteremo il tuo orizzonte temporale, la tolleranza alle fluttuazioni e gli obiettivi di vita, traducendoli in scelte d’investimento coerenti. In questo modo trasformiamo il risparmio in un portafoglio robusto, capace di crescere con disciplina e contenimento dei costi.

Ho già un consulente in banca. Perché dovrei rivolgermi a te?

Il consulente inserito in una struttura bancaria risponde anche a target commerciali che possono talvolta non coincidere con i tuoi interessi. Con me ricevi un secondo parere indipendente, privo di pressioni di vendita, focalizzato sulla riduzione dei costi e sull’ottimizzazione fiscale. Confrontiamo insieme commissioni, performance e rischi, così da capire se esistono margini di miglioramento e se l’attuale servizio è davvero in linea con le tue aspettative.

Ti occupi anche di fiscalità e protezione patrimoniale?

Sì, la pianificazione finanziaria completa integra tassazione, passaggi generazionali e tutela degli asset contro eventi imprevisti. Collaboro, quando serve, con commercialisti e notai di fiducia per offrire soluzioni su misura, che spaziano dall’efficienza fiscale in regime amministrato o dichiarativo alla creazione di veicoli di protezione. L’obiettivo è coordinare investimenti, redditi e patrimonio in una strategia coerente che salvaguardi il tuo benessere presente e futuro.

Quanto costa la consulenza? Ho X€. Altrove mi hanno chiesto Y%.

Il costo viene calibrato sulla complessità del lavoro e sulla dimensione del patrimonio, con una percentuale annua che, nei casi di gestione tradizionale, si colloca intorno all’1%. Patrimoni elevati beneficiano di scaglioni decrescenti, mentre importi più contenuti possono richiedere un minimo economico per coprire l’attività di analisi. La tariffa viene definita prima di iniziare: nessun costo nascosto, nessuna sorpresa successiva, solo chiarezza e proporzionalità tra valore offerto e prezzo.

Con quanti soldi ha senso investire con te?

Non esiste una soglia invalicabile: conta la volontà di gestire in modo consapevole i propri mezzi, di qualunque entità essi siano. Posso affiancarti tanto nella costruzione di un portafoglio da qualche migliaio di euro quanto nella ristrutturazione di patrimoni complessi, passando per mutui, consolidamenti debitori o piani previdenziali. La consulenza non è riservata ai “grandi capitali”: è uno strumento per chiunque desideri trasformare il risparmio in un progetto strutturato.

Perché dovrei fidarmi di te?

In realtà non ti chiedo un atto di fede, ma di verificare fatti concreti: la mia iscrizione all’albo, l’assenza di mandati di vendita, la trasparenza sui costi e la separazione totale fra consiglio e detenzione dei fondi. Non tocco il tuo denaro e non prometto rendimenti impossibili: offro un processo, documentato e misurabile, basato su dati verificabili. La fiducia, così, diventa conseguenza naturale dell’esperienza e dei risultati, non una premessa.

Quanti strumenti mi consiglierai di acquistare?

La quantità dipende da obiettivi, orizzonte temporale e importo investito: un grande patrimonio può essere gestito con pochi strumenti a replica ampia, mentre importi minori possono richiedere soluzioni diversificate per contenere il rischio. Il principio guida è ridurre la complessità inutile, evitare sovrapposizioni e minimizzare costi di transazione e gestione. Costruisco portafogli essenziali, facili da monitorare e comprensibili, dove ogni singolo strumento ha un motivo preciso di esistere.

Quanto hai in gestione?

Per tutela della privacy e della sicurezza dei miei clienti non divulgo dati sull’ammontare complessivo sotto consulenza. L’indicatore rilevante è la qualità del servizio erogato e la coerenza dei risultati rispetto ai benchmark e agli obiettivi stabiliti, non il volume aggregato. Ogni rapporto viene gestito con la stessa diligenza, indipendentemente dalla cifra, e ogni strategia è personalizzata in base alle esigenze specifiche del singolo investitore.

Non posso acquistare strumenti finanziari da solo?

Naturalmente sì, la piattaforma online è a portata di clic; tuttavia l’accesso all’esecuzione non sostituisce la competenza necessaria per valutare rischi, costi impliciti e coerenza strategica. Un errore di allocazione può erodere anni di rendimento o generare perdite difficilmente recuperabili. Affidarsi a un professionista consente di evitare trappole comportamentali, ottimizzare i costi e liberare tempo, trasformando l’esperienza d’investimento in un processo guidato, anziché in un tentativo per prove ed errori.

Il mio consulente è un amico di famiglia. Perché dovrei cambiarlo?

Il rapporto personale è importante, ma la serenità finanziaria richiede criteri oggettivi di valutazione: costi, performance, indipendenza e trasparenza. Anche un consulente amico può trarre beneficio da un confronto terzo, che evidenzi eventuali conflitti o inefficienze non immediatamente percepibili. Richiedere una second opinion è prassi consolidata in sanità e nelle grandi imprese: farlo sul proprio patrimonio permette di confermare la bontà del servizio o di individuare margini di miglioramento concreti.

Non voglio perdere soldi. È possibile avere il capitale garantito?

Esistono strumenti con garanzie formali, ma il prezzo da pagare è un rendimento molto basso e, talvolta, vincoli di liquidità o costi impliciti elevati. Anche obbligazioni di emittenti solidi possono subire fluttuazioni temporanee quando i tassi cambiano. Il vero nodo è trovare un equilibrio fra protezione e crescita, definendo una quota di portafoglio più difensiva e una parte esposta al mercato per contrastare l’inflazione. La sicurezza assoluta, purtroppo, non produce valore reale.

Che garanzie mi puoi dare?

Sono iscritto all’albo dei consulenti finanziari autonomi, dispongo di copertura assicurativa professionale e sono soggetto a vigilanza di OCF e CONSOB, che verificano periodicamente la correttezza dell’attività. Investo in prima persona con lo stesso approccio che propongo ai clienti, mettendo a rischio capitale proprio prima ancora di consigliare il loro. Queste sono garanzie di allineamento d’interessi e di responsabilità, più solide di qualsiasi promessa di rendimento futuro.

Cosa succede se perdo soldi e tu mi avevi garantito un guadagno?

Non te lo garantirei mai: chi promette rendimenti certi non rispetta la realtà dei mercati. Anche le strategie più prudenti attraversano fasi negative, che vanno comprese e contestualizzate. Il mio impegno consiste nel costruire portafogli robusti, calibrati sulla tua tolleranza al rischio e capaci di aumentare la probabilità di successo nel tempo. La trasparenza sugli scenari possibili è parte integrante del servizio, così evitiamo aspettative irrealistiche fin dall’inizio.

Vorrei fissare un primo incontro. Si paga?

Il primo colloquio è gratuito e senza impegno: serve a conoscerci, raccogliere informazioni sulla tua situazione patrimoniale e chiarire obiettivi, aspettative e timori. Ti spiegherò in modo dettagliato il metodo di lavoro, i tempi e i costi dei servizi disponibili, fornendoti un preventivo. Solo dopo aver valutato che la collaborazione sia davvero utile per te, deciderai se proseguire: nessun vincolo, solo informazione e trasparenza.

Dove ci incontreremo?

Ricevo nel mio studio di Lissone, un ambiente pensato per garantire privacy e concentrazione, oppure, quando opportuno, organizzo sessioni in videoconferenza attraverso canali certificati che rispettano gli standard di sicurezza dei dati. Ogni contatto avviene su appuntamento per dedicarti tempo esclusivo, senza interruzioni. In questo modo possiamo analizzare documenti, simulazioni e scenari con la massima tranquillità, assicurandoci di affrontare ogni dettaglio in modo approfondito.

Chi sono le persone che si rivolgono a te?

Seguo prevalentemente imprenditori, dirigenti e famiglie che desiderano proteggere o far crescere il proprio patrimonio, tutelarsi dall’inflazione, pianificare una successione o investire una liquidità improvvisa. Ogni storia è diversa: c’è chi vende un’azienda, chi riceve un’eredità, chi vuole generare reddito aggiuntivo per integrare la pensione. Il mio compito è ascoltare, tradurre le esigenze in numeri e strategie e accompagnare ciascun cliente verso obiettivi concreti e misurabili.

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CONSULENTE FINANZIARIO • LUCA SPINELLI