TAN: tutto quello che c’è da sapere sul tasso annuo nominale
Il Tasso Annuo Nominale (TAN) è un indicatore fondamentale utilizzato nel settore finanziario per descrivere il tasso di interesse applicato su base annuale a un prestito o un finanziamento. Il TAN rappresenta il “costo puro” del denaro preso in prestito, ovvero il tasso di interesse che un prestatore applica senza includere costi aggiuntivi come spese di istruttoria, assicurazioni o commissioni. Questo parametro viene espresso come una percentuale dell’importo del prestito e ha lo scopo di fornire un’indicazione chiara e diretta del costo annuale del capitale finanziato.
La formula di calcolo del TAN
Il calcolo del TAN è relativamente semplice e si basa su una formula che considera l’importo del prestito, il tasso di interesse annuale e la durata complessiva del finanziamento. Ad esempio, supponiamo che un individuo richieda un prestito di 10.000 euro con un TAN del 5%. In tal caso, il costo degli interessi per un anno sarà pari a 500 euro, ovvero 10.000 euro moltiplicato per il 5%.
Anche se il calcolo di base del TAN sembra semplice, bisogna tener presente che la sua applicazione può variare leggermente a seconda del tipo di prestito e delle specifiche condizioni contrattuali. La complessità aumenta quando si prendono in considerazione altre variabili legate alla durata del prestito, al tipo di tasso di interesse (fisso o variabile) e alle eventuali modifiche che possono verificarsi durante la vita del finanziamento.
Perché è importante comprendere il TAN
Comprendere il TAN è essenziale per chiunque desideri valutare un prestito o un finanziamento. Il Tasso Annuo Nominale, infatti, offre un’indicazione chiara di quanto costerà l’importo preso in prestito, escludendo le voci accessorie. Questo lo rende uno degli strumenti principali per fare una prima valutazione della convenienza di un finanziamento. Tuttavia, non bisogna mai considerarlo come l’unico parametro da considerare. Se da un lato il TAN fornisce un’indicazione trasparente sul costo del denaro, non offre una panoramica completa dei costi totali del finanziamento. Per una valutazione più accurata, è fondamentale affiancare al TAN il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include anche altre spese.
Il TAN nel confronto tra diverse offerte
Quando si cerca un prestito o un finanziamento, è molto importante confrontare non solo il TAN, ma anche il TAEG delle diverse offerte. In questo modo si può ottenere un’idea chiara del costo complessivo, che sarà influenzato anche da spese aggiuntive, come quelle per la gestione della pratica, le assicurazioni obbligatorie, o altre commissioni bancarie. Se un prestito ha un TAN basso ma un TAEG più alto rispetto a un altro, il primo potrebbe non risultare così conveniente come potrebbe sembrare inizialmente.
Inoltre, un TAN basso non è sempre sinonimo di una buona offerta. Per esempio, se un finanziamento con un TAN particolarmente vantaggioso nasconde spese di gestione molto elevate, il costo complessivo potrebbe risultare più alto rispetto a un prestito con un TAN leggermente superiore ma con costi accessori ridotti. Questo è uno degli aspetti che rende indispensabile considerare insieme TAN e TAEG nella valutazione di una proposta di prestito.
Differenze tra TAN e TAEG
Una delle confusioni più comuni riguarda la differenza tra TAN e TAEG. Anche se spesso vengono usati insieme, questi due parametri hanno funzioni distinte e complementari. Il TAN, come abbiamo visto, è un tasso di interesse puro che si applica sul capitale preso in prestito. In altre parole, è il tasso che la banca o l’istituto di credito applica al prestito senza includere altre voci di spesa. Il TAEG, invece, rappresenta il costo totale del finanziamento, comprensivo non solo degli interessi (cioè del TAN), ma anche di tutte le spese accessorie come commissioni bancarie, spese di istruttoria, costi per l’assicurazione obbligatoria e altri oneri correlati.
Perché è importante conoscere entrambe le misure
La conoscenza di entrambe le misure consente ai consumatori di valutare in modo più completo e accurato le condizioni di un prestito. Ad esempio, se un finanziamento presenta un TAN basso ma un TAEG elevato, è probabile che le spese accessorie siano particolarmente alte, influendo notevolmente sul costo totale del prestito. Al contrario, un TAEG più basso rispetto al TAN potrebbe indicare che il prestito ha pochi costi extra.
Le leggi italiane stabiliscono l’obbligo per le banche e gli istituti di credito di indicare in modo chiaro sia il TAN che il TAEG nei contratti di prestito, affinché i consumatori possano fare scelte consapevoli e trasparenti. Questo aumenta la competitività tra le offerte di prestito e protegge i consumatori dalle sorprese legate ai costi non previsti.
I fattori che influenzano il TAN
Il TAN può variare in funzione di numerosi fattori, che includono sia elementi macroeconomici che caratteristiche individuali del richiedente. Un primo elemento che influisce sul valore del TAN è la politica monetaria della Banca Centrale Europea. Quando i tassi di interesse di riferimento sono alti, le banche tendono ad applicare tassi di interesse più elevati sui prestiti, il che porta a un incremento del TAN. In periodi di tassi di interesse bassi, invece, le banche sono più propense ad applicare TAN inferiori.
Un altro fattore cruciale che incide sul TAN è il profilo di rischio del richiedente. Se un soggetto ha una buona storia creditizia e una bassa probabilità di insolvenza, potrà ottenere condizioni di finanziamento migliori, inclusi tassi di interesse più bassi. Al contrario, i richiedenti con un profilo di rischio più elevato, come quelli con una storia creditizia meno solida o con difficoltà a dimostrare una capacità di rimborso affidabile, vedranno applicati tassi di interesse più alti.
Infine, anche la durata del finanziamento gioca un ruolo importante. Prestiti a breve termine generalmente prevedono tassi di interesse inferiori, in quanto il rischio per l’istituto finanziario è più contenuto. I prestiti a lungo termine, d’altra parte, comportano un maggiore rischio di insolvenza e di variazione delle condizioni economiche, il che spinge gli istituti a fissare tassi più elevati.
Come confrontare le offerte di finanziamento
Quando si analizzano diverse offerte di prestito, è fondamentale considerare tanto il TAN quanto il TAEG. Se due prestiti hanno lo stesso TAN ma valori di TAEG differenti, significa che uno dei prestiti include costi aggiuntivi più alti. In tal caso, il prestito con il TAEG inferiore potrebbe essere la scelta più vantaggiosa, nonostante un TAN apparentemente più alto.
Un altro modo per valutare le offerte è quello di utilizzare strumenti di simulazione online, che permettono di ottenere una stima delle rate mensili, degli interessi e dei costi complessivi del prestito. Queste simulazioni aiutano a visualizzare in modo chiaro quale sarà l’impatto economico di un prestito sul proprio bilancio familiare o aziendale, facilitando una scelta più informata.
Il TAN nei prestiti personali e nei mutui
Il TAN è un parametro essenziale non solo nei prestiti personali, ma anche nei mutui. Nei prestiti personali, il TAN tende ad essere più alto rispetto ai mutui, in quanto il rischio associato a questi finanziamenti è maggiore. I prestiti personali non richiedono garanzie immobiliari e sono generalmente più brevi, aumentando il rischio per la banca, che quindi applica un tasso d’interesse più alto.
Nel caso dei mutui, il TAN può essere fisso o variabile. Un TAN fisso garantisce una rata costante per tutta la durata del mutuo, mentre un TAN variabile si adegua alle oscillazioni del mercato, con il rischio di aumenti o diminuzioni delle rate nel corso del tempo. La scelta tra un tasso fisso e uno variabile dipende dalla situazione economica attuale e dalle preferenze del cliente in relazione alla previsione dei tassi di interesse.
Come ottenere un TAN vantaggioso
Per ottenere un TAN vantaggioso, è importante seguire alcune buone pratiche. Una delle principali è quella di mantenere un buon profilo creditizio. Le banche premiano infatti i clienti con una buona storia finanziaria, che non hanno ritardi nei pagamenti e hanno dimostrato affidabilità nel tempo. Inoltre, un altro modo per ottenere condizioni favorevoli è quello di negoziare direttamente con gli istituti finanziari, cercando di ottenere tassi di interesse più bassi, soprattutto se si ha un’ottima solvibilità.
Un altro fattore da considerare è la durata del prestito. Prestiti più brevi tendono ad avere tassi di interesse più bassi, quindi, se possibile, potrebbe essere utile ridurre la durata del finanziamento per beneficiare di un TAN più competitivo.
Un parametro essenziale per decisioni consapevoli
Il TAN è un indicatore fondamentale nella valutazione di un prestito. Sebbene non sia sufficiente da solo per una valutazione completa dei costi, rappresenta un elemento cruciale da considerare in fase di decisione. Conoscere il TAN e come questo influisce sul costo di un prestito permette di fare scelte più informate e consapevoli, sia per i consumatori che per le imprese.
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Ho sempre trovato complicati i termini bancari, ma questo articolo mi ha chiarito molte cose sul TAN. È importante capire dove finiscono i nostri soldi, soprattutto per chi, come me, vuole evitare sorprese nei prestiti. Grazie per le spiegazioni semplici e dirette!
È raro trovare contenuti che non siano difficili per chi ha poca familiarità con certi temi