Investire durante i momenti di crisi: quando “c’è sangue per le strade”
Seguire il celebre consiglio di Barone Rothschild, “Il momento di comprare è quando c’è sangue per le strade”, sembra semplice in teoria ma risulta estremamente complesso nella pratica, soprattutto quando ci si trova nel pieno di una crisi finanziaria. Investire durante una recessione o un crollo del mercato richiede una resilienza emotiva che molti investitori trovano difficile mantenere. La paura, la volatilità e l’incertezza spingono frequentemente a prendere decisioni affrettate che possono rivelarsi dannose nel lungo termine. Le crisi finanziarie sono eventi estremi che mettono alla prova la psicologia degli investitori, costringendoli ad affrontare non solo la perdita di valore degli asset, ma anche il proprio nervosismo e la propria capacità di resistere alla tentazione di agire impulsivamente.
I mercati, infatti, sono sempre dominati dalle emozioni, che, purtroppo, in tempi di crisi, spingono molti a vendere per paura o a non approfittare delle opportunità che si presentano. La lezione principale che possiamo trarre dalla storia è che i mercati, anche se fortemente scossi, tendono ad avere una ripresa. Tuttavia, la difficoltà maggiore per un investitore risiede nel restare fedele alla propria strategia e nell’avere il coraggio di comprare quando le valutazioni sono a livelli bassi, senza cedere alla tentazione di liquidare gli investimenti.
Il panico collettivo durante le crisi
Il crollo del mercato del 1929, la recessione del 2008 e altri eventi storici simili hanno tutti un denominatore comune: il panico collettivo. In questi momenti, la paura prevale sulla logica, e gli investitori, sia professionisti che privati, si trovano a vendere a qualsiasi prezzo per sfuggire alla paura di ulteriori perdite. Questo comportamento, sebbene comprensibile dal punto di vista psicologico, spesso porta a errori significativi. Infatti, gli investitori che vendono durante il panico perdono la possibilità di beneficiare dei successivi recuperi, che sono inevitabili nei cicli di mercato. Comprendere questo meccanismo è fondamentale per evitare di cedere all’instabilità emotiva che accompagna le crisi finanziarie.
I cicli storici dei mercati finanziari
I mercati azionari sono notoriamente ciclici, e le crisi finanziarie, purtroppo, fanno parte di questi cicli. Guardando indietro nella storia, possiamo vedere numerosi periodi in cui i mercati hanno subito drawdown significativi, spesso superiori al 30%. Sebbene le perdite siano dolorose, è importante riconoscere che questi eventi fanno parte di un ciclo più ampio di crescita e recupero.
Nel caso dell’S&P 500, dal 1928 sono stati registrati sei drawdown superiori al 30%, con quattro di essi che hanno superato il 40% e tre che hanno addirittura toccato perdite superiori al 50%. Questi dati non solo dimostrano l’imprevedibilità dei mercati, ma anche la loro capacità di recuperare nel lungo periodo. Dopo ogni grande crollo, nonostante le difficoltà iniziali, i mercati hanno sempre trovato un modo per risollevarsi, con recuperi che, in alcuni casi, sono stati più rapidi di quanto molti avrebbero immaginato.
I benefici di un orizzonte temporale lungo
Una delle lezioni più importanti che si può trarre dai grandi crash della storia è l’importanza di avere un orizzonte temporale lungo. Gli investitori che hanno avuto la pazienza di mantenere i loro investimenti durante la Grande Depressione o dopo il crollo del 2008 sono stati ricompensati con una ripresa dei loro portafogli nel lungo periodo. Il segreto per affrontare con successo le crisi finanziarie non sta solo nell’acquistare al momento giusto, ma nell’avere la pazienza di aspettare che il mercato si stabilizzi e inizi a riprendersi.
Anche in momenti di crisi come la bolla Dotcom del 2000, dove le perdite furono devastanti, coloro che hanno mantenuto il loro investimento hanno visto i loro asset crescere notevolmente nei decenni successivi. L’approccio ideale non è quello di cercare di indovinare i minimi del mercato, ma di investire con un piano a lungo termine, consapevoli che i periodi di turbolenza fanno parte di un ciclo naturale di crescita economica.
Acquistare durante la crisi: difficoltà e strategie
Acquistare durante una crisi finanziaria richiede molto più che semplici coraggio o temerarietà. Per farlo con successo, è necessaria una pianificazione finanziaria ben strutturata e una comprensione chiara della propria tolleranza al rischio. La crisi può presentarsi sotto forme diverse, ma tutte comportano un fattore comune: l’incertezza. Gli investitori si trovano di fronte a domande difficili, come: “Quanto durerà la crisi?”, “Il mercato scenderà ancora?” o “Cosa accadrà all’economia in futuro?”. L’incertezza sulla durata della crisi e sulla velocità di recupero rende difficile prendere decisioni informate.
Non è raro che, durante i periodi di ribasso, gli investitori non abbiano il capitale necessario per approfittare delle opportunità di acquisto. Le recessioni economiche tendono a colpire anche le finanze personali, riducendo il reddito disponibile e limitando la capacità di risparmio. Inoltre, molte persone hanno una paura comprensibile di perdere ulteriori fondi, soprattutto se non si ha la certezza di un ritorno sul mercato.
L’errore di cercare di indovinare i minimi
Un errore comune durante i periodi di crollo del mercato è cercare di “indovinare” il punto più basso (il cosiddetto “fondo”). Questo comportamento può risultare dannoso, poiché anche gli investitori esperti faticano a prevedere quando esattamente il mercato raggiunga il suo minimo. Per esempio, durante la crisi del 1929, chi ha cercato di comprare durante il ribasso ha continuato a vedere scendere il valore dei propri investimenti per altri mesi. Questo fenomeno non è raro nelle crisi e sottolinea l’importanza di non aspettare il minimo del mercato per investire.
Una strategia di investimento regolare: l’approccio di lungo periodo
Una delle strategie più efficaci per affrontare le crisi finanziarie è quella di investire regolarmente, indipendentemente dalle condizioni di mercato. Questo approccio, spesso definito “Dollar-Cost Averaging” (DCA), consiste nell’investire una somma fissa a intervalli regolari, ad esempio mensilmente o trimestralmente. Questo tipo di strategia aiuta a mediare il costo di acquisto nel tempo e riduce l’impatto delle fluttuazioni giornaliere del mercato. Investendo regolarmente, l’investitore non si preoccupa di cercare il momento giusto per entrare, ma si concentra sull’obiettivo di costruire una posizione solida nel tempo.
La visione di Charlie Munger
Charlie Munger, braccio destro di Warren Buffett, ha spesso sottolineato che un investitore deve essere preparato a vedere un calo significativo del valore dei propri investimenti, anche fino al 50%. Solo chi è in grado di sopportare tali fluttuazioni e di mantenere la calma avrà successo nel lungo periodo. Questo approccio richiede una mentalità a lungo termine e la consapevolezza che le crisi sono parte integrante del ciclo economico. La strategia basata sulla regolarità e sulla calma è forse la più efficace, in quanto evita le tentazioni di panico che spesso portano a scelte impulsive.
Le opportunità nelle crisi finanziarie
Anche se gli investitori tendono ad essere paralizzati dalla paura durante le crisi, c’è sempre un potenziale per coloro che riescono a mantenere la calma. Le crisi finanziarie possono essere viste come opportunità d’acquisto. I prezzi degli asset più svalutati offrono la possibilità di ottenere rendimenti elevati a lungo termine, a condizione di acquistare al momento giusto e con una visione di lungo periodo. Tuttavia, è fondamentale non investire fondi necessari per le spese a breve termine, poiché la ripresa del mercato può richiedere anni.
Prepararsi per il prossimo crollo del mercato
La storia ci insegna che i crolli del mercato sono inevitabili. Gli investitori più saggi non sono quelli che riescono a evitare completamente i drawdown, ma quelli che si preparano per essi. Una preparazione adeguata include la costruzione di un portafoglio ben diversificato, l’accantonamento di riserve liquide per affrontare eventuali necessità finanziarie durante la crisi, e l’adozione di una strategia d’investimento a lungo termine che non dipenda dalle fluttuazioni a breve termine.
Inoltre, è essenziale rimanere fedeli alla propria strategia di investimento, indipendentemente dalle circostanze economiche. Gli errori più gravi si verificano quando gli investitori cedono al panico e modificano drasticamente il proprio portafoglio in risposta alla paura. Con una preparazione solida e una visione a lungo termine, l’investitore può non solo sopravvivere alle crisi, ma anche trarre vantaggio dalle opportunità che esse offrono.
CONSULENTE FINANZIARIO
Cerchi un consulente finanziario indipendente? Contattami subito per una consulenza finanziaria indipendente e personalizzata, studiata per aiutarti a gestire al meglio investimenti, risparmi e pensione.
Quindi mentre il mondo brucia e io vedo i miei risparmi dimezzarsi, dovrei avere coraggio e comprare?
Buonasera Marco. Non è quello che ho detto ma si, nel caso ci fosse un PAC attivo. Se la strategia che si sta seguendo lo prevede, si prosegue con gli acquisti. Ovviamente si presume che la strategia sia una buona strategia, possibilmente preparata da un consulente finanziario indipendente e non improvvisata.
Questo contenuto mi ha fatto riflettere sulla possibilità di apprendere sempre
Mai deluso 🔝💼📈✅
Mi sono ritrovato in molte delle situazioni che hai descritto. Grazie per la chiarezza.